“Vedendo l’armadio pieno di riviste che si sbriciolavano, ho pensato di farne una raccolta”: è nato così ‘Isa Stoppi – The book’, la biografia fotografica di una delle modelle di culto degli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. Nel volume, le collaborazioni più importanti, a partire da quella con Giampaolo Barbieri, che l’ha lanciata come icona, ritraendola con un serpente intorno al collo.
Eileen Ford venne in Italia a conoscerla e la portò a New York, dove Isa collaborò con fotografi come Irving Penn, Richard Avedon, Helmut Newton. Poi, a 26 anni, la scelta di mollare la moda per amore. Sulla copertina del libro, Isa appare in una di quelle immagini che hanno fatto la storia della fotografia di moda, il suo sguardo avvolto in un turbante colto da Barbieri: “Giampaolo ha sempre fatto le donne bellissime perché ama la bellezza, ora le modelle sono tutte belle ma tutte uguali, anche grazie a botox e interventini, noi invece eravamo tutte diverse e un po’ speciali, la selezione era naturale”.
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