Gian Luca Campagna

Gian Luca Campagna, una gemma per l’UNESCO


Il giornalista e scrittore pontino Gian Luca Campagna, socio del club UNESCO di Terracina e “ affiliato attivo” del club UNESCO di Latina, è stato selezionato fra i finalisti del premio” Garfagnana in Giallo “grazie al suo romanzo “Finis terrae”. L’orgoglio del Presidente del club di Terracina, Prof. Basile e del collega dott. Macale, presidente del club di Latina, si estrinseca in una dichiarazione congiunta nella quale esprimono la soddisfazione per l’importante riconoscimento conseguito dal Campagna. Aggiungono ” Campagna non è nuovo a questi importanti riconoscimenti: ricordiamo il “Premio Immagine Latina” e altri importanti traguardi raggiunti dallo stesso. Il romanzo selezionato da” Garfagnana in Giallo” parte da un fatto di cronaca nera (l’omicidio di don Cesare Boschin, avvenuto a Borgo Montello nel 1995, in circostanze assai misteriose) da cui, Campagna, crea un’architettura narrativa, in cui s’incrociano diversi personaggi, donne e uomini, con i loro vizi e le loro virtù, condendolo con un giallo che è un vero e proprio mosaico in cui mettere a posto le tessere. In questo viaggio alla ricerca della verità, da parte di ogni personaggio della storia, conosciamo luoghi, protagonisti, aneddoti e fatti del territorio pontino. E’ in questo contesto che emerge il grande amore per il territorio del nostro scrittore – giornalista, la sua voglia di mantenere viva la memoria, di analizzare i fatti, scoprire le motivazioni e al tempo stesso far rivivere la storia: la bonifica fascista, gli edifici d’architettura razionalista, i laghi salmastri, la macchia mediterranea, il Parco nazionale la multietnicità e la multiculturalità sociale creata in seguito alla bonifica idraulica sono tutti elementi che se uniti riconducono con facilità a Latina e al suo territorio. Senza contare la grande discarica alla periferia della città, la ex centrale nucleare e tante altre caratteristiche che fanno riconoscere al lettore pontino i luoghi della memoria. “Finis terrae” è ambientato nell’ipotetica città di Villareale ma è facile riconoscere nell’ambientazione Latina e Sabaudia, e più ad ampio raggio il Circeo. In questo affresco narrativo è ben dipinto anche il conflitto interiore che anima i protagonisti del romanzo, quel rapporto odio e amore in cui tanti pontini potrebbero riconoscersi per la valorizzazione inespressa di tutto il potenziale che il nostro territorio ha in termini di patrimonio ambientale, artistico e architettonico. Il romanzo è diretto, schietto, veloce, coinvolgente. Come si confà ad un giallo da leggere tutto d’un fiato. Ora non ci resta che attendere il responso del premio. Sabato 26 novembre nella Casa con gli Archi della Fortezza Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, al termine della cena con il delitto, si conoscerà il nome del vincitore uscito dal lavoro della giuria diretta da Fabio Mundadori anche se, comunque vada, per i Club UNESCO di Latina e Terracina Gian Luca Campagna ha già vinto.

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