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Sabaudia. Calitri 40 anni dopo! Protagonisti il terremoto e gli aiuti umanitari


Siamo in una giornata di fine novembre 1980, una comitiva tutta serrata con la partecipazione di mezzi e di persone. Siamo diretti a Calitri, nell’Irpinia, in provincia di Avellino! Partiamo la mattina molto presto dalla piazza comunale di Sabaudia– questo il racconto di alcuni partecipanti – Siamo un gruppo formato da una serie di automezzi carichi di materiale diverso, di tutti i generi. Partiamo tutti insieme, sulla prima macchina si trova il Sindaco Aldo Nardi ed il dottor Piero Di Lascio del C.F.S., la cui famiglia è in parte originaria di Calitri E’ la zona in cui sono avvenute forti scosse con la distruzione delle abitazioni e delle vie di collegamento. Il viaggio risulta impegnativo di fronte all’unico obiettivo che ci siamo posti tutti insieme, portare aiuto alle popolazioni, colpite il 23 novembre 1980 dal terribile terremoto. Abbiamo con noi viveri e mezzi di sostentamento! E ci emozioniamo ancoro oggi a raccontare e rivivere questa storia. Soffriamo tutti dell’idea che stiamo viaggiando verso una meta non meglio definita e non abbiamo che scarse notizie sul posto da raggiungere. All’epoca niente internet né tantomeno collegamenti né aggiornamenti! Grazie al Dott. Di Lascio, originario della zona, eravamo riusciti a conoscere la situazione del territorio.

Perciò, spostandoci verso le zone montuose, si vede bene la candida neve! Le strade sono infatti tutte cosparse di un abbondante manto nevoso! Nell’aria prevale un silenzio a dir poco tombale! Ad un certo punto, nel tragitto incontriamo due camioncini, che scopriamo essere provenienti di Priverno ed oltretutto anche carichi di pane sfornato da poche ore. Riconosciamo il capo comitiva che è il signor Ferrari, noto imprenditore lepino del pane, a me familiare per i due figli frequentanti il Liceo Scientifico privernate. La comitiva soddisfatta dell’incontro si unisce a noi e tutti insieme ci dirigiamo verso la località di Calitri. Arriviamo in questa cittadina ancora non raggiunta da alcuno per gli interventi di soccorso. La nostra comitiva si rende subito disponibile. Vi è una piena soddisfazione da parte della popolazione davanti alla presenza di questo gruppo di soccorritori. Di Calitri colpisce il forte silenzio che aleggia nell’aria, a dimostrazione che il terremoto si è pesantemente fatto strada, provocando la morte di tante persone accanto a migliaia di edifici distrutti.

Diversi sono stati i protagonisti di questa campagna di ricerca di aiuto che si sono prodigati ai vari livelli per alleviare le sofferenze di tanta gente. E tra questi, sono da citare, Enrico Ortese ed Ennio Broccoli, due fulgide figure di funzionari del Ministero Agricoltura e Foreste e del Parco Nazionale del Circeo, che si sono distinte per il coraggio dimostrato in quei giorni di sofferenza e di sacrificio.

Personaggi da menzionare adeguatamente a 40 anni di distanza, che coadiuvate dagli uomini in campo hanno testimoniato capacità di lavoro e di sacrificio.

Ed in grande numero furono i volontari coi cittadini che intervennero a dare un aiuto di grande valore. In quella circostanza fu decisamente forte l’impegno dell’intera Città laziale nella quale si mobilitarono operai, Parrocchie, Scuole, operai Mial-CSI, Studenti e Scouts.

Una profonda memoria è rimasta nella mente di tutti quelli che presero parte alle fasi degli aiuti. Con l’annuncio del grave evento si costituì prontamente in Parrocchia, il 26 novembre 1980, il Comitato Pro-terremotati, che intervenne a tutto campo. In proposito ci furono sottoscrizioni che videro gli interventi di tanti volontari e cittadini. Tra questi, vanno citati gli uomini del Parco Nazionale del Circeo e della Scuola Artiglieria Controaerei che si diressero con colonne di mezzi e di uomini, verso le zone terremotate.

Secondo quanto scritto nello Speciale edito dal Comune: ” Il 30 novembre 1980 si organizzò il primo convoglio con destinazione Calitri. L’autocolonna composta da un camion grande e due camioncini messi a disposizione dalla Ditta Tamburro Giuseppe e da Fusco, due auto per il traino delle roulottes offerte dall’Oasi di Kufra e dalla I.T.E. di Cottarda , un Ford Transit della MIAL guidato dall’infaticabile Gianfelice ed un’auto di Morelli, trasportò del materiale con attrezzature tecniche, una baracca di cantiere offerta da Dino Dapit e numerosi colli di vestiario vario, generi alimentari, coperte e stivali. Per il Comune partecipò il Sindaco Aldo Nardi” . Il primo cittadino, trascorsi 4 mesi si fece carico di sintetizzare quanto avvenuto con una nota personale che pubblicò sullo speciale di “Notizie da Sabaudia”, che così evidenziava:” …Si è assistito ad una vera e propria gara di solidarietà, che vedeva impegnati tutti i cittadini nel raccogliere, organizzare e selezionare il materiale donato. Le forze politiche, quelle sindacali, la Parrocchia, i Boys Scouts, gli imprenditori, gli industriali, il gruppo di Borgo Vodice, le Associazioni ed i singoli cittadini si sono prodigati aldilà di qualsiasi previsione, dando la possibilità al Comitato Comunale Pro Terremotati ed alla sua organizzazione di mettere a punto un organismo di intervento funzionale ed efficiente… E’ difficile trovare le parole adatte per formulare un ringraziamento che tenga conto di tutto quello che è stato fatto e di quelli che si sono impegnati . Non ci proverò neppure. Mi basta testimoniare che nessuno si è tirato indietro. Il Sindaco Aldo Nardi”.

La gara di solidarietà coinvolse il Comune e tutte le altre Associazioni di Sabaudia. L’iniziativa, alla quale aderirono anche gli operai della MIAL permisedi raccogliere in pochi giorni montagne di indumenti, viveri, denaro, attrezzature di tutto punto per una squadra di specialisti (meccanici, idraulici, elettricisti, familiari etc. da inviare sul posto). Le prime difficoltà furono di ordine burocratico-organizzativo e, poi fatta chiarezza, si decise per la località di Calitri, paese dell’Irpinia, dove ai danni del terremoto si sommava il pericolo di una gigantesca frana che minacciava di travolgere il paese. La prima squadra si costituì il 29 novembre conil compito di preparare a livello organizzativo il terreno per altri lavoratori che via via si sarebbero avvicendati.

Successivamente, diverse furono le località che vennero toccate dagli interventi, e tra queste, Montella, Sturno, Frigento, Contrada, Lioni. In particolare, con il Comune di Contrada e con il suo Sindaco, Antonio Gaeta, si aprì uno stretto contatto che portò ad una forte amicizia tra le due popolazioni.

Questo è il resoconto di una pagina ricolma di storia e di umanità, che merita di essere riproposta all’attenzione di tutti coloro che vissero quei difficili momenti.


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