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Latina. Contrasto all’erosione, la Giunta approva un progetto privo di approfondimento


I consiglieri di opposizione: «Vigileremo affinché non sia un intervento incompleto»

L’approvazione in Giunta del progetto di contrasto all’erosione costiera suscita qualche perplessità: ci saremmo aspettati un’efficacia maggiore a fronte del costo di 6 milioni di euro, proprio in ragione delle gravi difficoltà che incombono sul settore balneare e a tutela dei nostri operatori della marina.

Circa l’impatto ambientale, a fronte delle possibili ricadute sul tratto di costa da Capoportiere a Rio Martino, si sarebbero dovuti approfondire gli effetti dell’opera ipotizzata con ulteriori studi: il delicato ecosistema dei laghi costieri e l’impatto dei “pennelli” dal punto di vista paesaggistico sono elementi non trascurabili.

Altra perplessità suscita l’avanzamento della linea di costa in un solo tratto e la conseguente necessità costante di manutenzione. Da quanto apprendiamo dalla documentazione, con il progetto esecutivo approvato in giunta, si riuscirà ad ottenere un incremento di soli 8,5 mt di arenile rispetto all’attuale linea di costa nel tratto interessato dall’intervento. Secondo le proiezioni degli studi che supportano il progetto, viceversa, è previsto il verificarsi di una discreta azione erosiva che si manifesterà sia mmediatamente prima di Capoportiere e quindi a danno degli stabilimenti prospicienti l’area, sia immediatamente dopo, fino a Rio Martino, quindi a livello di tutto il tratto che ricade nell’Ente Parco Nazionale del Circeo.

Se da un lato siamo pienamente consapevoli della necessità di procedere a questo tipo di progettazione, anche in continuità amministrativa rispetto al preliminare presentato dalla precedente amministrazione che prevedeva un ripascimento annuale di 30mila metri cubi di sabbia, per mitigare gli ineludibili effetti erosivi e rendere più durevoli i benefici eventualmente acquisiti, è necessario garantire una costante manutenzione delle previste opere rigide con il ripascimento annuale. Chiediamo all’amministrazione Celentano di attivare la filiera al fine di garantire, contestualmente all’inizio lavori di questa nuova progettazione, l’impegno concreto da parte della Regione Lazio per la pianificazione degli interventi di ripascimento morbido con l’individuazione delle risorse necessarie sia economiche sia materiali, cioè delle riserve di sabbia da utilizzare. Sarebbe opportuno, inoltre, coinvolgere il Parco nazionale del Circeo e il Comune di Sabaudia poiché direttamente interessati dagli effetti che tale opera produrrebbe.

La manutenzione costante è indicata come necessaria dalle stesse analisi scientifiche a sostegno di questa progettualità, per tutelare in pieno gli interessi imprenditoriali del settore balneare e dotare la nostra costa di un piano di contrasto all’erosione omogeneo che comprenda tutto il tratto compreso tra Torre Astura e Torre Paola.

Vigileremo come forze politiche affinché il progetto non sia un intervento incompleto, ma abbia una cura e continuità temporale ora non più procrastinabili.

Comunicato Stampa M.G.Cioffi


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