Matteo Renzi al Colle, dimissioni congelate


Un colloquio di trenta minuti al Colle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha chiuso una giornata politica cruciale, all’indomani del no al referendum. Già questa mattina il premier si era recato dal capo dello Stato per un incontro informale. Poi, nel pomeriggio, un breve Consiglio dei ministri. Il comunicato del Quirinale in serata chiarisce il quadro: “Il presidente del Consiglio, a seguito dell’esito del referendum costituzionale tenutosi nella giornata di ieri, ha comunicato di non ritenere possibile la prosecuzione del mandato del governo e ha pertanto manifestato l’intento di rassegnare le dimissioni. Il presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento”. Le dimissioni dovrebbero arrivare solo venerdì, dopo un via libera veloce della legge di bilancio. Il presidente del Consiglio per questo motivo non ha formalizzato le dimissioni nella riunione dei ministri di oggi, “congelando”così l’addio.

Il presidente della Repubblica nel primo pomeriggio aveva rilasciato una dichiarazione con cui ha chiesto alle istituzioni il rispetto di impegni e scadenze. “Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento” – sostiene la nota del presidente Mattarella – “l’alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva”, continua la nota del presidente della Repubblica.

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