Appia Day. Il poeta Orazio in viaggio verso Brindisi, ripassa a Fondi e Itri


“Il poeta Orazio verso Brindisi” è stato al centro della giornata dedicata all’evento Appia Day 2018, tenuto domenica scorsa 27 maggio sull’antico tracciato tra Fondi e Itri.

Grazie all’Associazione Araldica Contado d’Aquino e alla Pro Loco Fondi, il famoso Orazio e altri personaggi romani, hanno ripercorso la Regina Viarum per celebrare il fascino e l’incanto dello storico e originale modello di collegamento viario capace di unire Roma e territori lontani.

Oràzio Flacco, Quinto (lat. Quintus Horatius Flaccus). – Poeta latino (Venosa l’8. 12 del 65 a. C. – Roma il 27.11 dell’8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent’anni si recò ad Atene, a completare gli studî retorici. Prima o dopo questo viaggio fu forse in Campania, dove venne in contatto con il circolo epicureo di Filodemo, in cui compì l’esperienza filosofica che rimase fondamentale nella sua vita; e certamente subì anche l’influsso del poema dottrinale di Lucrezio.

Orazio, fu uno dei maggiori poeti dell’età antica, maestro di eleganza e dotato di inusuale ironia, amante dei piaceri della vita.

In Atene aderì al mondo dei giovani romani che vi studiavano, e alle idee repubblicane e anticesariane tra loro diffuse. Perciò, dopo l’uccisione di Cesare, militò sotto Bruto come tribunus militum. Dopo Filippi rinunciò all’idea repubblicana, che rimase per lui solo un ricordo e un sogno della giovinezza.

Studiò la diatriba stoico-cinica, i poeti giambici greci, Ipponatte e Archiloco, e in genere la poesia lirica ellenistica classica e alessandrina. Incontratosi con Virgilio, giunto a Roma dopo l’esproprio del suo podere mantovano, fu da questo e da Vario presentato (38) a Mecenate, con il quale strinse un’amicizia decisiva per la sua vita.

Orazio, seguì Mecenate nel viaggio a Brindisi (37) per il rinnovo dell’accordo fra Ottaviano e Antonio; ritornato a Roma, divenne il centro del circolo poetico che si raccoglieva intorno al potente consigliere di Augusto; e Mecenate, comprendendo la natura schiva dell’amico, gli fece dono (nell’anno 31 circa) di una villa in Sabina, presso Licenza, che fu il rifugio e la consolazione di tutta la vita di Orazio.

Tra la Sabina e Roma egli visse poi sempre; e come egli stesso aveva predetto, non si allontanò dall’amico carissimo neppure nella morte; morì infatti pochi mesi dopo Mecenate, il 27 novembre e fu sepolto sull’Esquilino presso il tumulo di lui. Orazio Flacco è autore di Epodi, Odi, Satire, Epistole, il Carmen Saeculare, in occasione dei Ludi Saeculares, su ordine di Augusto, e la grande epistola ai Pisoni, nota come Ars Poetica.

Nel Medioevo fu noto più come poeta delle Satire che delle Odi (Dante lo chiama “Orazio satiro”). Fu poi il grande maestro del Rinascimento e di tutte le età che apprezzarono il dominio spirituale di sé, espresso in forme letterarie impeccabili.

“DUN LOQUIMUR, FUGERIT INVIDIA…CARPE DIEM”

“Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già fuggito…Cogli l’attimo”

L’appuntamento di domenica 27 Maggio scorso dell’Appia Day, tra i numerosi eventi organizzati da un vasto comitato promotore, è stato promosso dai Comuni di Fondi e Itri, con il patrocinio di Regione Lazio e Visit Lazio e la collaborazione di Parco Naturale dei Monti Aurunci, Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, Pro Loco Fondi, Pro Loco Itri, Legambiente, Associazione Onorato II Caetani, Associazione Culturale Gruppo Folk Città di Fondi e Associazione Araldica Contado d’Aquino.

Sull’antico percorso tra Fondi e Itri si è svolta l’iniziativa molto articolata con visite guidate, interventi storico-culturali e intrattenimenti musicali.

Al Fortino di Sant’Andrea, il prof. O. Antonio Bologna è intervenuto sul tema “Il poeta Orazio verso Brindisi” alla presenza e attorniato dai personaggi romani in costume d’epoca dell’Associazione Contado d’Aquino. Quindi si è proceduto alla piantumazione di alberi donati dal vivaio del Parco dei Monti Aurunci.

Dopo la pausa pranzo, ci si è ritrovati, nel pomeriggio alle ore 16.00 al parcheggio dell’Appia Antica in località Sant’Andrea: il prof. Bologna ha riproposto l’intervento sul poeta Orazio. Dopo di lui lo storico Alfredo Saccoccio ha curato il percorso archeologico verso il Fortino Sant’Andrea, dove Raniero De Filippis è intervenuto sul tema: “Il terzo Libro dei Dialoghi di Papa Gregorio Magno”. Presenti il vicesindaco di Fondi Beniamino Maschietto, la presidente della commissione turismo e cultura Sandra Cima e il consigliere del Comune di Itri Mattia Punzo.

La giornata dedicata all’Appia Day si è conclusa con l’intrattenimento musicale e le danze del Gruppo Folk Città di Fondi.

Le visite guidate sono state curate da: Associazione Archeologica Ytri, ACSD Escursionis Monti Aurunci, Associazione Gruppo dei Dodici e Associazione Mimesis.

L’antico tracciato della Via Appia è sempre aperto e percorribile a piedi e in bicicletta, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

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