Roma, 22 agosto 2016. «Ha ragione Matteo Renzi: solo dalla cultura e dai valori e ricchezza del suo patrimonio culturale, materiale e immateriale, l’Europa potrà risorgere e avere il suo ruolo nel mondo. Annunciarlo a Ventotene con Merkel e Hollande assume un significato fortemente simbolico ed evocativo». Lo ha affermato l’eurodeputata Silvia Costa, presidente della Commissione cultura del Parlamento europeo, a proposito della proposta del premier in vista dell’incontro di oggi a Ventotene con Angela Merkel e Francois Hollande.
«È importante – spiega l’europaramentare – che il Governo italiano sostenga la battaglia da noi condotta in Parlamento europeo perché il Piano di investimenti Junker, che finalmente intende rilanciare l’economia e lo sviluppo, sostenga il patrimonio culturale oltre alle industrie culturali e creative (finora peraltro poco presenti nei progetti nazionali e nell’azione della Banca europea degli investimenti) anche attraverso la previsione di significativi interventi mirati a valorizzare luoghi, siti e anche infrastrutture e servizi ai settori culturali e creativi, attraendo investimenti pubblici e privati con risorse che siano escluse dal patto di stabilità».
«In questi ultimi anni mi sono battuta con la Commissione Cultura al PE, ottenendo che nei programmi finanziari europei 2014/20 (oltre a Europa Creativa, nei Fondi strutturali europei, in Horizon2020 per la ricerca, in Cosme per le PMI, e in Sviluppo rurale) fossero ammissibili e finanziabili i progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, del settore culturale e creativo, della formazione e mobilità degli studenti, artisti e professionisti in questo campo, di circolazione anche internazionalizzazione delle produzioni culturali e audiovisive europee».
«In questo quadro – prosegue Silvia Costa – ricordo che a luglio è stato finalmente lanciato dalla Commissione il bando per il nuovo strumento finanziario mirato alle industrie culturali e creative, in particolare audiovisive, previste dal Programma Europa creativa, di cui sono relatrice. Ho chiesto che le risorse dedicate e le azioni di capability per le istituzioni finanziarie nazionali che vinceranno il bando possano essere integrate con i fondi del piano investimenti Juncker per raggiungere una massa critica più significativa».
«Dobbiamo lavorare insieme con il Governo italiano perché finalmente, anche tra le dieci priorità del Programma della Commissione europea, la cultura e l’educazione siano finalmente presenti e centrali, di fronte alla crescente sfida sull’educazione ai valori, alla cittadinanza e all’integrazione europea che ci sono di fronte, come abbiamo di recente ricordato al presidente Juncker e al commissario Navracsics».
«Non vi è dubbio che una forte azione condivisa sulla cultura tra Consiglio dei Ministri e Parlamento europeo diventi anche un vero lancio dell’Anno europeo della cultura proclamato per il 2018, grazie alla Presidenza italiana della UE e alla nostra determinazione in Parlamento. A inizio settembre discuteremo il programma, che dovrà avere al centro l’accesso e la partecipazione dei cittadini alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale europeo».
«Per questo – conclude l’eurodeputata – è significativo che la Rai abbia aderito alla mia richiesta di ritrasmettere in prima serata la fiction “Un mondo nuovo”, dedicato alla nascita del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, che abbiamo ospitato in Parlamento europeo durante la presidenza italiana. E per questo, con il collega Luigi Morgano, abbiamo chiesto alla Commissione di istituire e finanziare nel 2017 cattedre intitolate ad Altiero Spinelli, in occasione delle celebrazioni dei 60 anni dei Trattati di Roma».
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